Coltivare la Nandina Domestica
La Nandina domestica, detta anche Bambù Sacro, è una pianta sempreverde ideale anche per chi non ha una grande pratica di coltivazione.
Presenta un aspetto vivace soprattutto in inverno, in cui risalta per il suo fogliame rosso e gli abbondanti grappoli di meravigliose bacche. In estate, si colora con fiorellini delicati bianchi.
Utilizzo della Nandina domestica
Utilizzata per colorare le aiuole, ma anche come mini cespugli per creare bordure o sulle rotonde stradali. In Asia è considerata una pianta porta fortuna, assomiglia molto al Bambù e come lui spesso è piantato attorno ai templi. Per il suo fogliame rossastro, è perfetta anche a fini ornamentali per colorare il giardino o il terrazzo.
Cure della Nandina domestica
La Nandina non ha grandi esigenze: apprezza il sole ma tollera molto bene la mezz’ombra; sta bene sia in vaso che nel terreno, sopporta bene lunghi periodi di siccità, a eccezione delle piante appena messe a dimora, che durante l’estate richiedono annaffiature costanti.
La Nandina domestica non teme le temperature rigide e il gelo, potrebbe perdere parte del fogliame, ma senza per questo morire; in primavera, è consigliabile spargere sul terreno un po’ di concime granulare a rilascio graduale. Anche se non necessita di potatura, meglio ogni tanto rimuovere i rami secchi e ormai privi di bacche.
Come già detto, si adatta bene a essere coltivata in vaso, a patto che venga innaffiata più frequentemente di quella in terra; inoltre, se dopo 2 o 3 anni notate che le radici escono dal fondo del vaso, la pianta dovrà essere rinvasata aspettando la primavera utilizzando un vaso molto più grande. Dato che la Nandina domestica non tollera i ristagni d’acqua, sarà bene porre sul fondo del vaso dell’argilla espansa.