Caldo e cura delle piante: contrastare l’afa in balcone e in giardino
Nessuno sopporta l’afa, nemmeno le piante. D’estate quindi bisognerà tenere conto delle esigenze delle piante che hanno comunque già i loro strumenti di protezione. Molte piante, infatti, quando le temperature superano i 30 gradi rallentano e in alcuni casi fermano il loro sviluppo vegetativo per poi riprendere a crescere quando l’acqua a loro disposizione sarà abbondante.
Per le piante in vaso sul balcone
- Spostare le piante a mezz’ombra o comunque a evitare loro i raggi diretti del sole, quando il caldo estivo inizia a farsi troppo intenso.
- Per avere la certezza che l’intera pianta sia stata irrigata e non solo la parte superficiale, continuate a innaffiare finché non vedete l’acqua scorrere dai fori del suo recipiente oppure, conclusa la prima irrigazione, ripetete dopo 10 minuti l’annaffiatura.
- Creare uno strato di pacciamatura: lapillo vulcanico e pezzetti di corteccia poggiati sullo strato superiore di terra bagnata, aiuteranno a trattenere l’umidità nel vaso e mantenere la pianta sana.
- Il mattino presto e la sera tardi sono i momenti più adatti per irrigare le piante: l’acqua non evaporerà ed è più sicuro che raggiunga le radici. Mai innaffiare le piante quando il sole è diretto, per evitare bruciature alle foglie e per non attirare agenti patogeni, nelle ore in cui i pori delle foglie sono più dilatati.
- Evitate vasi in plastica e di colore scuro, perché il terriccio potrebbe surriscaldarsi e portare la pianta a seccare a partire dalle radici.
- Se dovete mancare qualche giorno, riempite d’acqua alcune bottiglie di plastica vuote, lasciandole conficcate nel terriccio a testa in giù. La pianta assorbirà l’acqua gradualmente, secondo le sue necessità.
Per le piante in giardino
- Le piante in giardino richiedono molta acqua se sono esposte al sole. Anche in questo caso, preferire il mattino presto o la sera per innaffiare le piante per evitare che le foglie si brucino o siano attaccate da agenti patogeni.
- La pacciamatura, ovvero la copertura della superficie del terreno con uno strato di materiale isolante, di solito con corteccia di pino o lapillo vulcanico (molto ornamentale) è funzionale a mantenere umido il terreno.
- Un altro consiglio per mantenere fresco il terreno è rompere l’eventuale crosta dura che si forma in superficie, questo ridurrà le perdite d’acqua per evaporazione e ne migliorerà l’assorbimento durante le annaffiature.
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